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LA LEZIONE DELLA STORIA

La storia del '900 è  la storia del 'secolo breve', contrassegnato dal dilagare del totalitarismo nazista e fascista  con le sue immani tragedie.
Nella storia di quel secolo c'è l'olocausto, la Shoah, con i suoi 6 milioni di cittadini ebrei finiti nei campi di sterminio. Poi ci sono gli altri, gli omosessuali, gli zingari, i malati di mente, i disabili, i dimenticati, tutti coloro che non rientravano nei canoni dell'eletta 'razza ariana'.
E ci sono, infine e non per ultimi, a migliaia, i  resistenti, i comunisti, i socialisti, i cattolici, i liberali che non abbassavano la testa e resistevano. Come gli operai del triangolo industriale, come a Torino, a Genova, a Milano, a Legnano, a Sesto S. Giovanni.
La storia di quegli anni ci racconta come, con la complicità di molti, la repressione repubblichina e nazista determinò un flusso di deportati di migliaia di operai delle aree industriali, di contadini e di braccianti.
Fu l’inizio di una lunga guerra di Liberazione, iniziata con lo sciopero generale del ’44 e terminata con le giornate del 25 Aprile 1945.
Sono ormai trascorsi molti decenni da quelle date ma ciononostante la memoria di ciò che è stato costituisce, oggi più che mai, un ancoraggio fedele a principi e valori fondanti della nostra democrazia e della nostra convivenza civile.
La visita dei Campi di sterminio disseminati in larga parte dell’Europa, i luoghi dove avvennero stragi di civili innocenti con rastrellamenti e deportazioni,  le testimonianze dei sopravvissuti e dei resistenti ci permettono quindi non solo di intraprendere un ‘viaggio nella memoria' ma soprattutto di ribadire con forza quei principi di libertà e di eguaglianza che stanno alla base della nostra Carta costituzionale.
Nell’attuale momento storico dove i fantasmi del passato sembrano riemergere con forza, dove la nostra coscienza deve fare i conti con un razzismo di ritorno, la formazione e l’educazione delle nuove generazioni assumono così un aspetto fondamentale.
Non a caso, già con la Circolare Ministeriale n° 291 dell’ottobre 1992, il Ministero della Pubblica istruzione sottolineava come, nei viaggi di studio degli studenti, fossero fondamentali la valenza didattica e la formazione della personalità degli alunni.
La storia del ‘900, con le sue pagine più buie e più luminose, con l’affermazione di nuovi diritti e di nuove libertà, rimane essenzialmente una storia di resistenza e di liberazione.
Una storia di ritrovata civiltà che ci impone non solo di ‘ricordare’ ma di testimoniare quotidianamente il rispetto per l’altro, il rifiuto della guerra, l’ambizione ad una società più giusta e quindi più umana.

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