Fossoli - FABELLO VIAGGI

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Fossoli


Collocazione: in Emilia, alla periferia di Carpi
Città nelle vicinanze: Carpi, Modena, Reggio Emilia


Nel maggio 1942 alcuni terreni agricoli di Fossoli, frazione del comune di Carpi (Modena), vengono espropriati e adibiti a campo di prigionia – gestito dalle autorità militari italiane – per sottufficiali inglesi, neozelandesi, australiani, catturati in Nord Africa. Fra l’8 e il 9 settembre 1943 il campo è occupato dai nazisti. Dal dicembre ’43, con l'arrivo di un primo gruppo di 827 ebrei, il campo funziona da "campo di concentramento provinciale per ebrei", come da decreto della Repubblica Sociale Italiana, ed è gestito dalla prefettura di Modena. Da allora e fino all'estate del '44 diverse migliaia di persone (oltre agli ebrei i deportati politici) sono passate per questo campo. La stragrande maggioranza di essi da qui fu inviata verso i grandi Lager del Nord, dove trovò la morte.Le prime partenze di internati avvengono il 19 e 22 febbraio e si succedono (5 convogli con destinazione e 2 diretti a Bergen Belsen) fino al 2 agosto quando il campo viene spostato in una zona più facilmente controllabile, a Gries, sobborgo di Bolzano. Di qui partì tra gli altri anche Primo Levi, deportato ad Auschwitz il 22 gennaio 1944. Alla fine del gennaio ’44 le autorità naziste avocarono a sé la giurisdizione del campo che diventò "Polizei und Durchgangslager", campo poliziesco di transito per deportati politici e razziali, rastrellati in tutta Italia e destinati ai campi di sterminio. Il comandante era Karl Titho, coadiuvato da Hans Haage.Nel campo la disciplina era rigida ma non asfissiante, e i deportati godevano di una relativa libertà di movimento. L'episodio più grave che accadde a Fossoli fu la fucilazione di diverse decine di deportati avvenuta il 12 luglio, poche settimane prima della chiusura del campo e del trasferimento di tutti gli effettivi - deportati e SS responsabili - a Bolzano.A Fossoli fu anche trucidato Leopoldo Gasparotto, esponente di spicco del Partito d'Azione. Dopo il trasferimento del campo a Bolzano e fino al novembre ’44 il comando tedesco lo riutilizza come centro per la raccolta di manodopera coatta da inviare in Germania.Dopo la guerra il campo ospitò prima la comunità cattolica di Nomadelfia, fondata da don Zeno Saltini, poi - fino ai primi anni ’60 - profughi giuliani e dalmati. Con l’abbandono delle strutture ebbe inizio un progressivo degrado. Nel 1984 l’Intendenza di Finanza ha ceduto l’intera area a titolo gratuito al Comune di Carpi.
Oggi. Il campo di Fossoli è in stato di miserevole abbandono da diversi decenni. Autorità locali, associazioni di superstiti e volontari cercano di garantire un minimo di visibilità a quanto rimane delle strutture del campo, pericolanti e invase dalle sterpaglie. A Carpi, nel Castello dei Pio, è stato per converso allestito un importante "Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti", con molti cimeli autentici, donati dai sopravvissuti. Le pareti della "sala dei nomi" sono letteralmente tappezzati da oltre 14.000 nomi di italiani vittime dei Lager.


Per saperne di più:
Il sito dell'ANED
Il Comune di Carpi


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